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Gli ecosistemi cambiano, si evolvono adattandosi all’ambiente circostante; è il caso dei coralli bianchi che una sensazionale scoperta dell’Enea di Santa Teresa e della Marina Militare hanno rilevato anche nelle acque del Mar Ligure.
I coralli bianchi sono in grado di adattarsi a diverse circostanze ambientali e climatiche; ne sono state rinvenute colonie ai Tropici ma anche nei pressi dei Poli. In funzione della temperatura è possibile incontrarli a diverse profondità, dai 200 ai 1000 metri rispetto al pelo dell’acqua.
Per quanto riguarda l’Italia si è sempre ritenuto che i coralli bianchi della specie Madrepora fossero presenti soltanto nello Ionio e nel basso Adriatico. Il fatto che essi siano presenti anche in altre acque che lambiscono le nostre coste può avere una certa rilevanza sotto diversi punti di vista.
In primo luogo i coralli bianchi sono portatori di una grossa biodiversità; all’interno delle colonie di madrepore vivono infatti un gran numero di esemplari della flora ittica che diversamente non saprebbero adattarsi all’ambiente circostante.
Non a caso alcuni studiosi sostengono che la differenziazione biologica presente all’interno di una colonia di coralli bianchi è circa tre volte superiore a quella offerta dalle acque circostanti. Ciò significa che l’idea di ecosistema marino italiano va un po’ rivista e corretta.
Innanzitutto bisognerà tutelare i coralli bianchi, ecosistemi molto fragili, prendendo delle misure precauzionali diverse rispetto a quelle attualmente in vigore. Si dovrà poi rimediare ai danni che sono stati inflitti, inconsapevolmente, alle madrepore (tutte vive e in salute ma rovinate dalla pesca).
La scoperta è stata effettuata al largo delle Cinque Terre, nei pressi di Punta Mesco, dalle navi della Marina Militare e dagli studiosi del Centro Ricerche Ambiente Marino dell’Enea. Le imbarcazioni utilizzate sono la Pegaso e la Leonardo.
