Non ha portato ai risultati sperati la riunione dei capi di Stato e di Governo che ieri sera si è svolta a Bruxelles per risolvere il rebus delle nomine ai vertici delle istituzioni dell’Unione Europea.
Il tutto è stato rinviato a sabato 30 agosto alle 16:00; l’intenzione di tutti i coinvolti è quello di definire l’intero pacchetto delle candidature, in modo da rendere operativa la nuova Commissione presieduta da Juncker (senza quindi procedere prima all’elezione del Presidente del Consiglio e dell’Alto rappresentante per politica estera e sicurezza).
Proprio il ruolo dell’Alto rappresentante ha scatenato qualche piccola polemica: Renzi ha chiesto ripetto per l’Italia in seguito alle critiche ricevute da altri rappresentanti di stati europei sulla candidatura di Federica Mogherini (è troppo filo-russa o è troppo giovane e inseperta sono le due eccezioni più ricorrenti).
Su una cosa però sembra che siano tutti d’accordo: l’Alto rappresentante deve essere un socialista; ed è da sottolineare che l’unica candidatura ufficiale è proprio quella dell’italiana.
Per il ruolo di Presidente del Consiglio, sia Hollande che Renzi spingono per una figura scelta non in base all’appartenenza politica, ma in base alla sua capacità di rappresentare e mediare tutti, e che non deve per forza appartenere all’area-euro (il nome più gettonato è quello di Helle Thorning-Smith, la premier danese).
Ma la stampa fa circolare anche altri nomi per la posizione di Presidente del Consiglio: pare che il Ppe spinga per l’ex premier italiano Enrico Letta, ma anche Monti viene citato spesso. Nel corso del vertice, i rappresentanti degli stati membri hanno trovato il tempo di festeggiare, con un mazzo di fiori e un brindisi, la cancelliera tedesca Angela Merkel che proprio oggi compie 60 anni.