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A Corleone, provincia di Palermo, si assiste all’ennesimo gesto estremo dettato dalla crisi; una badante seppellisce l’anziano che ha in custodia senza avvisare nessuno del decesso e ne riscuote così la pensione. L’uomo aveva 87 anni.
Maria Antonietta di Mattia era la badante di Antonio Cutrò. La donna lavorava per l’ottantasettenne di Corleone già dal 1994. Nel tempo, dimostrandosi persona degna di fiducia, il suo assistito l’aveva delegata al ritiro della pensione mensilmente accreditata sul suo conto in banca.
Passano gli anni e, nel novembre del 2012, Antonio muore. A trovarne il corpo è proprio Maria Antonietta. La donna, in cerca del modo migliore per sfruttare la situazione, magari intascando la prossima pensione del suo assistito, tiene in casa il cadavere per poco più di una settimana.
Arriva il momento di disfarsi del corpo di Antonio; il fetore infatti è ormai quasi insopportabile e potrebbe mettere in allarme qualcuno. Maria Antonietta, ormai intascata la pensione dell’uomo, ne seppellisce il cadavere in un terreno abbandonato di Piano di Corte.
Non ha molti riguardi per la salma che si limita a nascondere dentro un sacco nero di quelli comunemente utilizzati per i rifiuti. Ieri sono stati rinvenuti i resti di Antonio e, senza troppi tentennamenti, Maria ha subito confessato l’occultamento di cadavere.
Unica ragione che ha spinto la badante ad agire così è stata la sua attuale condizione economica; Maria fa parte di quella fascia di italiani condannati dalla crisi ad una vita di povertà. Per questo, dato che l’uomo era ormai morto, ha pensato di seppellirlo e continuare ad intascarne la pensione.
