Aggiornamenti Elena Ceste: perizia nega setta e suicidio, voleva divorziare

Gli ultimi aggiornamenti sul caso Ceste derivano da una perizia psichiatrica condotta sulla base delle testimonianze lasciate dalla donna; lo studio nega la possibilità di suicidio o di avvicinamento ad una setta, semmai Elena voleva divorziare.

In casi intricati come quelli di Elena Ceste entrano spesso in gioco psichiatri specializzati nelle autopsie emotive, ossia nella ricostruzione psichica della mente della vittima o della persona scomparsa, a partire dalle tracce comportamentali lasciate o ricavate da internet, scritti privati, ecc.

Elena, a parere dello psichiatra che si è occupato dalla sua autopsia emotiva, aveva indubbiamente una personalità disturbata, ma non tanto da giungere al suicidio. Improbabili, per lo stesso motivo, risulterebbero anche l’avvicinamento ad una setta o la reclusione in un convento.

Elena quindi, se non è più in vita, sarebbe stata uccisa. La donna avrebbe manifestato una certa insofferenza per il modo in cui era costretta a condurre la sua esistenza. Avrebbe voluto avere un lavoro importante, guadagnare bene, forse godere di maggiore libertà.

Elena, nonostante i titoli di studio, faceva la casalinga e aiutava il marito ad allevare degli animali. Vendeva le uova e non usciva mai di casa da sola se non per accompagnare i bambini a scuola. Questa asfissia, almeno secondo alcune fonti, l’avrebbe portata a tradire ripetutamente Michele, il marito.

Una lettera siglata, inviata presso la redazione di una trasmissione giornalistica, avrebbe confermato non soltanto il presunto tradimento, ma avrebbe anche fatto luce sulle intenzioni di Elena. La donna voleva chiedere il divorzio a Michele.

Si sarebbe ricostruita una vita, accanto all’autore della missiva, e forse avrebbe anche realizzato le sue ambizioni professionali. Se ciò fosse vero, la notizia non è stata ancora verificata, la posizione del marito di Elena potrebbe complicarsi passando da testimone ad indagato.