Ecco l’ultima frontiera dell’ecologia: in Calabria i pannolini possono essere riciclati e, a fine processo, diventare dei banchi da utilizzare a scuola. Ovviamente il recupero di questo genere di materiale si effettua anche dal punto di vista igienico; nessun pericolo quindi per gli studenti.
Il progetto ha preso forma grazie ad una idea della Ecoplan di Polistena, azienda sorta nei pressi di Gioia Tauro. A seguito di una generosa donazione sarà infatti possibile lavorare i pannolini in modo non soltanto da riciclarli, ma anche da trasformarli nei piani d’appoggio dei banchi.
A beneficiare del progetto “teniamo banco” saranno soltanto alcune classi delle tante presenti in quei luoghi; ma l’idea potrebbe presto tradursi in qualcosa di positivo per l’ambiente. I vecchi banchi di truciolato e formica verranno sostituiti da banchi in ecomat.
Il processo di lavorazione prevede che tutta la plastica contenuta in pannolini, assorbenti e pannoloni venga staccata e mischiata con noccioli d’oliva scartati dalla filiera di produzione degli oleifici. Se ne ricava un materiale riciclabile, resistente e lavabile.
I banchi in ecomat potranno rimanere sempre in perfette condizioni perché eventuali graffi saranno riparabili con le mani e il chewingum non attecchisce. Il progetto, ancora realizzato in piccolo, sfrutta per il momento soltanto gli scarti delle industrie produttrici di pannolini e assorbenti.
Entro l’anno sarà possibile anche riciclare materiale già usato e, dopo un processo di sterilizzazione, trasformarlo in banchi scolastici. Ciò significa ridurre la mole di rifiuti urbani e l’inquinamento dell’ambiente e, probabilmente, creare nuovi posti di lavoro. Ce lo auguriamo tutti.