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L’Unesco ha appena dichiarato il Monviso, alto massiccio montuoso nei pressi di Cuneo, nuova riserva della biosfera; l’area è la nona in Italia a godere di questo privilegio. La cerimonia è stata condotta dal ministro francese dell’ambiente; Segolene Royal.
Il Monviso fa parte di una ristretta cerchia di ambienti, 621 in tutto il mondo, selezionati dall’Unesco per la biosfera. L’area è stata preceduta da realtà quali il Parco del Cilento, il Circeo, Somma Vesuvio, Miramare a Trieste, Valle del Ticino, Selva Pisana, Selva di Collemeluccio e Parco dell’Arcipelago Toscano.
Il Monviso è la nona riserva della biosfera presente in Italia. Il riconoscimento del possesso dei requisiti normalmente richiesti dall’Unesco per far parte di questa ridotta rete di selezione ambientale, è arrivata dopo 8 anni in cui in Italia nessun luogo veniva ritenuto conforme agli standard richiesti.
Il progetto rientra nell’ottica di una valorizzazione ambientale di luoghi posti al confine tra diversi stati. Barbara Degani, attuale ministro dell’ambiente, ha infatti rilevato come tale nomina sia arrivata dopo una politica di collaborazione tra Italia e Francia.
Entrambi gli stati hanno unito i loro sforzi per proteggere e tutelare una ricchissima biodiversità, tipica di quei luoghi. Il progetto, Man and the Biosphere varato dall’Unesco, ha lo scopo di rendere attivo e proficuo il rapporto tra l’ambiente e l’uomo, oltre che tra gli stati confinanti.
Il Monviso, esempio di un’economia verde e di una produttività ecosostenibile, fungerà secondo la Degani da monito per un sempre più massiccio ricorso alla green economy; soprattutto in questa delicata fase in cui la presidenza del semestre europeo sarà affidata all’Italia.
