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Beppe Grillo, in questi giorni a Strasburgo insieme ad alcuni membri del M5S, ha chiesto all’Unione Europea di bloccare i finanziamenti versati all’Italia ed ha poi affermato di voler addirittura cambiare l’Europa. Ciò gli sarà possibile anche grazie all’alleanza con Nigel Farage, leader dell’UKIP.
Beppe Grillo e compagni hanno sostenuto la necessità di cambiare l’Europa a partire dal bisogno di chiarezza e trasparenza; a loro dire infatti l’eccessiva burocrazia che regola la permanenza nell’UE rende difficile per i semplici cittadini capire fino in fondo le manovre politiche dei loro rappresentanti e degli addetti ai lavori.
L’Europa, inoltre, non rispetterebbe i trattati e gli accordi. Grillo ha poi proseguito attaccando Martin Schulz, presidente rielettodella Commissione Europea, colpevole a suo dire di aver utilizzato i soldi pubblici per venire in Italia ad intralciare la sua carriera politica.
L’Europa, in sostanza, avrebbe gli stessi problemi dell’Italia, almeno per quanto riguarda correttezza dei suoi rappresentanti, la trasparenza e la burocrazia. Ultimo imponente esempio della questione sarebbe, secondo Grillo, il doversi continuamente trasferire da Bruxelles a Strasburgo per le sessioni plenarie.
Inoltre, davanti a tutti i convenuti, il leader del M5S ha chiesto di annullare la corresponsione di fondi all’Italia; questi finanziamenti finirebbero infatti in mano alla mafia e alle altre organizzazioni malavitose presenti nel nostro paese. Tanto meglio quindi rinunciare ad averli.
Infine Grillo ha tuonato persino contro l’inno europeo, l’inno alla gioia. In appoggio a Farage e compagni che hanno girato le spalle mentre veniva suonato, esempio prontamente seguito dal M5S, ha infatti detto che sarebbe ora di usare qualcosa che non rimandi al ricordo di Hitler, Mao e Smith.
Inutile dire che la presenza di Grillo a Strasburgo non è stata ben accetta da tutti i convenuti, Schulz principalmente. Il leader di M5S ne è consapevole e ha accentuato i toni della polemica; lui e Farage presto faranno i nomi ed i cognomi dei cattivi politici lì riuniti e cambieranno così l’Europa.
