Mariastella Giorlandino, un’imprenditrice romana, mancava da casa da ormai tre giorni quando sono state ricevute le prime segnalazioni che ne davano per certa la presenza a Napoli e poi a Pompei, luogo dove alla fine è stata ritrovata. La donna, già ritornata a casa, è stata accolta festosamente da amici e parenti ormai convinti che fosse morta.
Mariastella ha deciso di sua spontanea volontà di allontanarsi dalla città in cui vive per raggiungere Napoli. Lei stessa avrebbe spiegato a giornalisti e poliziotti il perché di questo suo comportamento. In particolare avrebbe affermato di aver fatto prevalere l’emotività sulla ragione, trascurando le possibili reazioni dei suoi cari.
Mariastella sarebbe fuggita di casa perché stressata da un discreto numero di denunce indirizzate alla sua attività che in un primo momento le hanno impedito di lavorare tranquillamente, successivamente hanno iniziato a ripercuotersi anche sulla sua vita privata, offuscandole la mente.
La donna è stata ritrovata da una poliziotta fuori servizio, Maria Pia Salvemme, nella Basilica del Santuario della Madonna di Pompei. Mariastella era andata lì a pregare, a chiedere alla Madonna quella pace e quella serenità che da tempo non riusciva più ad avere a causa dei problemi sul lavoro che ogni giorno diventavano più opprimenti.
L’imprenditrice era stata avvistata lo stesso giorno della scomparsa alla stazione di Napoli, dover avrebbe chiesto ad alcuni ferrovieri delle informazioni dettagliate per raggiungere Palermo. Mariastella, evidentemente, ha agito d’impulso e senza una vera volontà di far perdere le sue tracce; non ha evitato i contatti con gli altri e non si è nascosta il volto.
La donna, adesso non ancora in grado di subire un interrogatorio, verrà ascoltata dagli inquirenti per appurare che dietro questa fuga non ci siano ragioni diverse e più gravi che il semplice stress. Mariastella infatti, da tempo visibilmente turbata, ha spesso parlato di stalking giudiziario perpetrato dal fratello e pedinamento da parte di sconosciuti.