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L’eliminazione dell’Italia dal Mondiale 2014 in Brasile a causa della sconfitta, maturata solo nei minuti finali, contro l’Uruguay ha portato un gran numero di conseguenze, prima tra tutte le dimissioni, dalla carica di commissario tecnico della nazionale italiana, di Cesare Prandelli a cui sono seguite le dimissioni anche del Presidente Giancarlo Abete.
I media ed, in modo velato ma piuttosto diretto, anche alcuni senatori del gruppo dell’Italia, primi tra tutti De Rossi e Buffon, hanno chiamato in causa i giovani della nazionale, accusati di scarso attaccamento alla maglia e, quindi, Mario Balotelli, uno dei punti principali del progetto tecnico, fallito, di Prandelli.
Balotelli, che ha segnato la rete decisiva per la vittoria contro l‘Inghilterra dell’Italia, ha atteso soltanto poche ore prima di rispondere in modo diretto, tramite un post sul suo profilo Instagram, alle critiche a lui mosse.
Il giocatore attualmente in forza al Milan ha ribadito il suo attaccamento estremo alla maglia azzurra ed all’Italia evidenziando come, nonostante da più parti temuto, non vi siano stati comportamenti sbagliati, di tipo caratteriale, in campo. Balotelli ha affermato di aver dato tutto per la sua nazionale ed il suo paese e di avere la coscienza completamente a posto.
A questo punto, appare chiaro, che per l’Italia il post Mondiale sarà un periodo di profondo cambiamento che coinvolgerà le istituzioni federali, tutto il reparto tecnico della squadra e la stessa rosa della Nazionale che, gioco forza, anche per raggiunti limiti d’età, è destinata a rinnovarsi radicalmente nel corso dei prossimi anni.
