Piano casa diventa legge: novità più importanti

Il nuovo piano casa è stato proposto dal governo nel mese di marzo, ma solo da poche settimane è stato convertito in legge: infatti, il testo originale con alcune modifiche è diventato legge lo scorso 20 maggio.

Si ricorda che il nuovo piano casa ha cercato di arginare l’emergenza abitativa e allo stesso modo la possibilità per le categorie meno abbienti che non ce la fanno più a pagare l’affitto per renderlo possibile: ad esempio, sono stati proposti il nuovo bonus mobili, le variazioni al 10% e la lotta contro l’abusivismo.

Purtroppo alcune famiglie non riescono a pagare l’affitto, oppure ad essere puntuali nel versamento della quota, sia a causa della perdita del lavoro che in linea generale per la crisi: proprio per questo c’è un aumento di 100 milioni del Fondo nazionale per l’aiuto di accedere alle abitazioni in locazione. Anche il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli è stato aumentato, e precisamente con 226 milioni.

In merito al riscatto a termine dell’alloggio sociale, bisogna affermare che è stata approvata in modo del tutto definitivo la regola che dopo che sono passati più di 7 anni dalla stipula del contratto di locazione, l’inquilino può ottenere la proprietà immobiliare.

Inoltre, sono stati stipulati anche dei bonus per l’acquisto di mobili circa le detrazioni Irpef del 50% al fine di effettuare una ristruttirzione. Si ricorda che il bonus mobili ha un tetto massimo di spesa di 10.000 euro.

Infine, è stata ridotta la cedolare secca al fine di incentivare i proprietari di alloggi sfitti a proporli sul mercato a prezzo accordato: l’aliquota della cedolare secca è stata già ridotta lo scorso anno dal 19 al 15%, e adesso ancora di più, dal momento che arriverà al 10%.