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Operazione Apocalisse è il nome che gli uomini della DIA hanno dato alle indagini che hanno condotto all’arresto di 93 persone accusate di associazione mafiosa ed estorsione.
93 “uomini d’onore” di Resuttana e San Lorenzo, quartiere di Palermo, situato nella parte nord della città, sono stati tratti in arresto dalle forze dell’ordine. Le accuse sono associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento ed altri reati oltre al sequestro di beni per un valore di diversi milioni di euro.
La direzione investigativa antimafia a ricostruito l’organigramma dei due mandamenti, identificando i capi ed i gregari che in questi ultimi anni hanno strangolato le attività commerciali e le imprese edili del territorio, attraverso le odiose estorsioni e altri atti criminali. Il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, ha dichiarato che l’operazione ha una grande importanza poiché ha assestato un duro colpo al mandamento che imperava in quella zona di Palermo un tempo regno incontrastato del clan Lo Piccolo.
L’operazione è la dimostrazione del continuo impegno dello Stato contro la mafia. Attualmente mancano all’appello due latitanti, probabilmente esponenti della cosca di Tommaso Natale, che si sono resi irrintracciabili nel corso delle perquisizioni e degli arresti.
Tra i fermati risulta anche Pietro Franzetti, candidato alle comunali di Palermo del 2012 con l’UDC, il quale avrebbe versato a Cosa Nostra ben 13.200 euro in cambio di 1500 voti. L’operazione Apocalisse non è ancora finita.
Finché anche gli ultimi due latitanti non saranno rintracciati le forze dell’ordine non considerano conclusa l’operazione. La Porocura di Palermo conta di acciuffarli nel giro di pochi giorni.
