Roberta Ragusa risulta ancora scomparsa. Nessuno sa più nulla di lei dal giorno della scomparsa. Il marito Antonio Logli resta il sospettato numero uno per il suo presunto omicidio. I familiari stessi sono giunti alla conclusione che sia quasi impossibile ritrovarla viva ormai.
Gli investigatori che stanno seguendo il caso hanno deciso che in autunno verranno chiuse ufficialmente l indagini. I carabinieri non si danno per vinti e vogliono fare gli ultimi tentativi, ultimo fra tutti l’ispezione dei luoghi nella zona di San Giuliano Terme.
Antonio Logli aveva dichiarato che la notte della scomparsa di Roberta Ragusa era rimasto a casa per poi accorgersi che la moglie mancava solamente la mattina dopo. Alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito proprio quella notte Logli discutere animatamente con qualcuno nei pressi di via Gigli.
In un rapporto redatto dai carabinieri e consegnato alla Procura viene il vigile del fuoco Filippo Campisi, il quale ha dichiarato di aver sentito una donna urlare proprio quella notte e di aver intravisto Antonio Logli in via Gigli verso l’una di notte.
Nello stesso rapporto si legge che i cani molecolari avevano fiutato le tracce di Roberta Ragusa in un’area compresa tra la sua casa e via Gigli, in prossimità della strada ferrata.
Inoltre, è agli atti una telefonata accertata dai tabulati nella quale si attesta che Antonio Logli verso le 7.30 della mattina successiva alla scomparsa ha chiamato l’amante Sara Calzolaio, per avvisarla della scomparsa della moglie Roberta Ragusa. Logli ha utilizzato i cellulari che in seguito ha buttato via, ritrovati in seguito dai carabinieri.