Alla platea di Saint Vincent, attorno al Ministro Gianfranco Rotondi, il neo segretario dle pdl Angelino Alfano, invia un monito a Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, al quale ammette che non è possibile e giusto “accantonare” il Premier Silvio Berlusconi, come espressamente chiesto dallo stesso partito.
“La condizione che ci viene posta è di accantonare Berlusconi, ma è una condizione che io ritengo impraticabile ed ingiusta. Dico con chiarezza che lavoro per un percorso di aggregazioni moderate senza condizioni capestro. La nostra posizione è netta e molto chiara e lavoriamo affinchè si arrivi a questo.” – poi continua – “Ci sono tutte le condizioni perché in Italia si realizzi un grande partito popolare europeo, sezione italiana.” – il monito a Casini – “…un appello agli altri popolari italiani, e mi riferisco in primo luogo all’Udc, che fosse fondato su una dimensione di Governo o di accordo sull’oggi vedrebbe un no immediato: dico una parola chiara a tutti coloro che mi chiedono di fare un passo un passo ulteriore nei confronti dell’Udc”.
La replica degli interessati con Lorenzo Cesa dell’Udc: “Non esiste l’ipotesi di una collaborazione credibile tra chi oggi legittimamente sostiene questo governo e chi invece, come noi, lo ritiene fallimentare”.
Poi Alfano si pronuncia ed azzarda l’ipotesi della vittoria del Pdl alle prossime politiche del 2013, ricordando l’inadeguatezza della sinistra di poter governare l’Italia, e specificando la divisione interna ai partiti di sinistra: “Nella mente dei cittadini è rimasta ben impressa la inadeguatezza della sinistra a governare. In Italia esiste l’unica sinistra al mondo che riesce a non vincere anche quando perdiamo noi, come è avvenuto alle ultime amministrative. Sono divisi su tutto”.