Al Parco Martinengo bambini eroici salvano coetaneo dalla morte per folgorazione

Se Hatim Alban, appena 5 anni, è ancora vivo lo deve al provvidenziale intervento di due bambini eroici che hanno salvato il loro coetaneo da morte certa. Il piccolo, al parco di Martinengo (Bergamo) insieme alla madre, stava osservando il campetto di basket.

Abbandonata la bicicletta a ridosso di un palo della luce (i cui cavi erano probabilmente scoperti), Hatim si è avvicinato alla rete metallica che cinge l’area di gioco rischiando, imprevedibilmente, di morire fulminato. Il corpicino di Hatim diventa subito un conduttore di elettricità.

Immediatamente, a causa dell’alta tensione, il piccolo inizia a tremare fino ad essere scosso da vere e proprie convulsioni. L’elettricità da lì a qualche istante potrebbe essergli fatale. La madre impietrita lo guarda dalla panchina su cui era seduta.

Per fortuna al parco c’erano anche Lokman e Saliou, due bambini eroici. Entrambi vengono attratti dal movimento innaturale del loro amichetto e dal rumore di qualcosa di elettrico. In un primo momento i due credono che Hatim, come sempre, stia scherzando.

Dopo qualche attimo Lokman e Saliou, che già solo per questo meritano l’appellativo di bambini eroici, intuiscono che qualcosa non va. Rendendosi conto del pericolo, Lokman  dà un pugno al piccolo Hatim sperando di poterlo staccare dalla rete a cui era appoggiato.

L’idea è buona, ma la forza non è sufficiente e procura al piccolo eroe una scossa non indifferente. Il bambino imperterrito cerca di salvare comunque l’amichetto, stavolta spingendolo verso terra con un pizzico di forza in più. Il contraccolpo rischia però di far arrivare  Lokamn sulla rete, ma Saliou riesce ad evitare che ciò avvenga bloccando la caduta all’indietro dell’amico.

Hatim adesso è svenuto, ma ancora vivo. I soccorritori lo trovano riverso in terra, con i bulbi oculari verdognoli e girati al contrario e la pelle semi ustionata. A quei bambini eroici Hatim deve oggi la sua vita che, probabilmente, sarebbe terminata bruscamente senza il provvidenziale intervento degli amichetti.