Onu contro Renzi. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha espresso il parere negativo sul “piano casa” convertito in legge del decreto del 28 marzo 2014, n. 47. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, un’agenzia satellite dell’ONU, considera tale provvedimento inadeguato per le esigenze dei rifugiati presenti nel nostro paese.
Nello specifico, l’ONU contesta che senza una di residenza, non si può richiedere la carta d’identità con la quale è possibile accedere al mondo del lavoro e fruire dei servizi da parte dello Stato. Il piano casa prevede l’incapacità di certificare la residenza negli edifici occupati senza utenze.
Il parere contrario da parte dell’UNHCR, anche se del tutto legittima, è però imprecisa, poiché non va a considerare che anche alcuni cittadini italiani verrebbero esclusi dal provvedimento nel caso in cui occupino edifici senza allacciare le utenze. Ad esempio, chi si insedia abusivamente in un appartamento viene escluso per 5 anni dai bandi per l’assegnazione delle case popolari.
L’Italia in questo momento sta affrontando una delicata crisi abitativa, dove miglia di famiglie italiane sono in attesa di vedersi assegnata una casa. L’ONU deve fare il suo dovere, cercando di tutelare i più deboli giustamente (in questo caso i rifugiati), ma è anche vero che si devono dare prima risposte concrete a chi già da tempo è in attesa.
È anche vero, però, che l’Italia se vuole sentirsi davvero un paese civile che accoglie i più sfortunati, deve necessariamente trovare una soluzione anche a questo problema. In una situazione come questa è del tutto normale (anche se non giusto) che qualcuno rimanga scontento, ma le emergenze sono tante e gradualmente verranno risolte.