Renzi ha vinto sulla rabbia degli italiani che ora vogliono il cambiamento

Renzi ha stravinto le elezioni europee. Il leader del PD e attuale Presidente del Consiglio ha convinto tutti con la sua campagna elettorale, contraddistinta da fatti e non da urla e slogan ormai obsoleti, che sono stati utilizzati al contrario dai suoi avversari politici.

Grillo e Berlusconi hanno preferito portare avanti una campagna elettorale insultandosi a vicenda e gli italiani hanno scelto un altro approccio, quello di Renzi appunto. Interpretando la vittoria del PD che ha raccolto circa il 40% dei voti, siamo arrivati alla conclusione che l’era Berlusconi è ormai definitivamente terminata, così come i buoni propositi del Movimento 5 Stelle non convincono più gli italiani. Proprio il Movimento 5 stelle ha commesso gravi errori. Il primo è stato quello di non formare il Governo insieme a Bersani.

Quella poteva essere una buona occasione per far parte di una squadra dell’esecutivo, con la quale si sarebbe potuto stringere un patto sulle riforme da attuare. Il Movimento 5 Stelle ha perso una grande occasione di governare e proporre valide alternative per modernizzare l’Italia. Invece i grillini hanno preferito declinare l’invito dell’ex segretario del PD e restare all’opposizione. Il secondo errore è stato continuare imperterriti l’ostruzionismo in parlamento. In politica, si sa, il compromesso è d’obbligo.

Ciò non significa piegarsi a qualsiasi decisione o proposta, ma al contrario cercare di incontrarsi a metà strada facendo “pesare” la forza che il movimento ha in parlamento per portare avanti buone iniziative. Il terzo errore è stato Grillo. Lasciare a lui soltanto la scena non ha dato i frutti sperati.

Il comico ha incentrato la campagna elettorale sugli insulti e sulle provocazioni, oscurando tutti i buoni propositi del M5S che meritavano di essere pubblicizzati di più. In tutto questo caos ne ha approfittato giustamente Renzi, che ha preferito girare in lungo ed in largo l’Italia per promuovere e sostenere le realtà industriali (e non solo) più virtuose d’Italia.