Elezioni Europee 2014, tutto pronto. È iniziato ufficialmente il conto alla rovescia. Da domani partiranno le elezioni con le quali verrà deciso chi mandare al Parlamento europeo.
I sondaggi, le proiezioni si sprecano. In questi ultimi giorni abbiamo assistito al solito spettacolo della politica. Scambi di accuse reciproche, veleni, insulti. Ci sono tutti gli ingredienti per definire un quadro preciso della situazione. Grillo e Berlusconi se le sono date di sante ragione. Si sono scontrati a colpi di insulti, mettendo da parte il vero significato delle elezioni europee.
Nel parlamento europeo verranno prese le decisioni che cadranno a pioggia su tutti i paesi membri, quindi sarebbe stato indispensabile parlare di programmi futuri con i quali tutelare gli interessi dell’Italia, piuttosto che scornarsi su contenuti vuoti ed insignificanti. L’unico che ha cercato di tenere ferma la barra della nave per condurla verso argomentazioni che un minimo di significato è stato Matteo Renzi.
Il Premier ha cercato sempre, in tutti i sui interventi, di parlare di politiche europee con le quali migliorare l’Europa stessa ed il nostro paese. Non è caduto nella trappola della provocazione per racimolare voti. Si è sforzato di far comprendere agli italiani l’importanza delle elezioni europee.
Speravamo che fossero giunti al termine i giorni in cui i politici si scagliano l’uno contro l’altro ed iniziassero a parlare dell’Italia e delle sue urgenze. La campagna elettorale è stata costellata da tanta rabbia. Invece di incanalarla e trasformarla in qualcosa di propositivo, è stata utilizzata per spaventare ancora di più gli italiani. Ogni avversario è stato dipinto come il male assoluto.