Marcello Dell’Utri lascerà presto il Libano per essere estradato in Italia, dove l’attende la condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Alcune indiscrezioni asseriscono che l’ex Parlamentare arriverà prima delle elezioni europee e amministrative del 25 maggio.
A dare il via libera è stato il procuratore Samir Hammud, il quale passerà gli incartamenti al ministro Ashraf Rifi che insieme al Governo dovrà decidere il da farsi. Quando il Consiglio dei Ministri libanese si riunirà, dovrà stabilire l’estradizione ed il Governo italiano avrà a disposizione due settimane per il trasferimento di Dell’Utri in Italia.
Il Libano ha tutto l’interesse di togliersi questa grana e sta accelerando molto i tempi, anche per non rovinare l’immagine del Paese, che alcuni iniziano a considerare zona franca per i condannati di tutto il mondo. Alcuni pensano che riportarlo in Italia prima delle elezioni sia un modo per fare cattiva pubblicità a Silvio Berlusconi, che sta faticosamente cercando di ricompattare i suoi elettori.
Di sicuro, al di là delle insinuazioni, Dell’Utri è un normale cittadino condannato che deve scontare la sua pena. Non tutti hanno le stesse possibilità dell’ex parlamentare di procrastinare questa situazione. Non solo il Libano si deve preoccupare di salvaguardare la propria immagina, ma anche l’Italia deve fare di tutto affinché la legge venga rispettata.
Berlusconi sperava che l’estradizione avvenisse dopo le elezioni per non danneggiare la campagna elettorale, ma i tempi pare siano maturi. Marcello Dell’Utri è stato riconosciuto colpevole da un tribunale italiano ed è giusto che paghi le sue colpe, come farebbero tutti i cittadini italiani di fronte alla legge.