Expo 2015 arrivano le prime ammissioni di Paris, Catozzo e Maltauro

Expo 2015 è un autentico calderone. Gli inquirenti stanno per scoperchiare un vaso di Pandora senza precedenti, forse addirittura una nuova tangentopoli.

Arrivano anche le prime confessioni da parte degli indagati di maggior rilievo come Angelo Paris, Gianstefano Frigerio, Primo Greganti, Luigi Grillo e Sergio Catozzo, i quali hanno iniziato a collaborare con i magistrati fornendo loro interessanti informazioni sul sistema che era stato messo su per speculare sull’Expo 2015. La verità sta venendo a galla gradualmente. La prima confessione è quella dell’imprenditore Maltauro il quale ha chiesto di parlare ai pm D’alessio e Gittardi, titolari dell’indagine.

Ai magistrati l’imprenditore ha confessato di aver pagato Sergio Catozzo affinché mediasse con chi di dovere. A fare eco alla confessione di Maltauro è lo stesso Catozzo che ha dichiarato ai Pm di aver conservato la contabilità delle tangenti ricevute, consegnando tutte le carte alla Guardia di Finanza.

Anche Angelo Paris si è messo a disposizione degli inquirenti, dichiarando che ha rivelato informazioni circa gli appalti ed i progetti edili che si stavano attuando per l’Expo 2015. Nel frattempo, Grillo, Frigerio e Greganti continuano a negare ogni loro coinvolgimento alla faccenda.

Anzi, affermano che non esiste nessuna cupola che muoveva i fili dietro le quinte della fiera milanese. L’unica ammissione è quella di Grillo che non ha negato di conoscere personalmente Frigerio, Rogoni e Catozzo, dai quali però non ha mai ricevuto tangenti. Primo Greganti e Gianstefano Frigerio si proclamano anche loro innocenti e vittime di accuse infondate. Siamo solo all’inizio delle indagini e chissà cosa ci riserveranno le future confessioni.