Impiccato il capo della polizia di Mariupol in Ucraina

È stato trovato impiccato il capo della polizia di Mariupol, Valeri Androshuk, catturato nei giorni scorsi dalle milizie filorusse durante gli scontri. A diffondere la notizia per primo è stato il portale Ostrov che ha raccolto la dichiarazione del ministro dell’Interno ucraino Arsen Avakov.

Si è trattata di una vera e propria esecuzione. Il tragico episodio è avvenuto a Donetsk, nell’Est del Paese, un’area protagonista di uno dei tanti referendum che si stanno svolgendo in varie parti dell’Ucraina, con i quali si decide chi è a favore dell’annessione alla Russia e chi è contrario.

Il sito Novorrussia scrive che il funzionario di polizia è stato “giustiziato” ed il cui corpo è stato rinvenuto impiccato ad un albero nelle vicinanze dell’aeroporto. C’è chi parla di suicidio, ma alcune indiscrezioni asseriscono che si tratti di un’esecuzione dovuta al fatto che il capo della polizia ordinò di aprire il fuoco durante la festa della vittoria il 9 maggio scorso.

La situazione nell’Ucraina si aggrava ogni giorno che passa. Il referendum in corso sta chiedendo ai cittadini (oltre tre milioni) di fare una scelta: l’indipendenza delle repubbliche popolari Donetsk e Lugansk. Nel corso della notte una torre di trasmissione dell’emittente televisiva Slavyansk è stata attaccata dalle forze separatiste filorusse, che ha provocato il ferimento di due agenti di polizia fedeli al Governo di Kiev.

Gli Stati Uniti e l’Unione Europea rimangono spettatori al momento, ma continuano a lanciare moniti e ad applicare restrizioni economiche nei confronti della Russia, con l’intento di persuaderla a finire gli scontri.