Sembrerebbe proprio così. Il caffè è una minaccia per l’ambiente e lo sta diventando negli ultimi tempi, quando tutte le fazendas, si sono sempre più industrializzate.
Le industrie di caffè in passato privilegiavano produrre il proprio prodotte in zone d’ombra, come ad esempio la varietà arabica, che ha bisogno di pochissima luce. Quindi molte piante e meno disboscamenti.
Le moderne industrie del caffè, secondo uno studio condotto dall’Università del Texas, spostando le loro coltivazioni principalmente in zone molto soleggiate e necessitando di altrettanta luce e spazio, hanno causato un’incremento del disboscamento con conseguente pericolo per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Molti anni fa questo fenomeno era sicuramente più controllato, anche le aziende che coltivavano caffè in zone ombrose erano sicuramente la maggior parte, se non la quasi totalità delle stesse.
Non occorreva l’abbattimento di alberi e c’era un rispetto maggiore per l’ambiente. Oggi invece, la maggior parte delle aziende agricole produttrici di caffè, sfrutta la luce diretta del sole, per aumentare i propri raccolti.
Ma quali caffè scegliere e soprattutto come capire il loro sistema di produzione? Non è cosa semplice risalire al metodo di produzione e lavorazione delle piantagioni di caffè. Si potrebbe però partire con l’acquistare del caffè al mercato equo e solidale dove possiamo sapere la provenienza e l’esatto metodo di produzione.
Se proprio non riusciamo ad abbandonare la nostra marca preferita, possiamo risalire al tipo di coltivazione del nostro caffè grazie alle certificazioni e alle indicazioni che ogni grande azienda deve obbligatoriamente rendere pubbliche.