Russia denuncia Kiev per violazioni dei diritti umani

Russia e Ucraina si accusano a vicenda di crimini connessi alla guerra civile che imperversa ormai da mesi.

Mosca ha iniziato ad alzare la voce a livello internazionale e minaccia pesanti ripercussioni sulla pace e stabilità in Ucraina. Parallela alla dimensione diplomatica si trova quella legata allo stato di guerra che continua a mietere vittime tra le forze del governative ed i secessionisti filorussi, in particolare nell’area vicina a Sloviansk, la città dove sono stati rapiti gli osservatori Osce.

Sembra paradossale, ma nonostante sia stata la Russia ad attaccare per prima, Mosca denuncia la violazione dei diritti umani da parte delle forze ucraine contro la popolazione civile russofona. Vengono infatti elencati vari episodi di violenza accaduti tra il mese di novembre e marzo sia da parte delle truppe regolari che paramilitari del Governo di Kiev. La comunità internazionale continua ad osservare l’evoluzione della faccenda.

Il presidente della Francia François Hollande ha dichiarato che occorre vigilare affinché niente possa impedire le elezioni presidenziali in Ucraina fissate per il 25 maggio, stesso giorno delle elezioni europee. La Commissione Europea ha fissato un incontro con il governo di Kiev il prossimo 13 maggio a Bruxelles, un’occasione durante la quale si affronteranno varie tematiche, tra cui i futuri risvolti economici causati dalla guerra civile.

Il commissario pro-tempore agli Affari economici Siim Kallas ha affermato che la situazione in Ucraina potrebbe avere un impatto negativo sulla crescita economica dell’intera Europa, soprattutto in una situazione di crisi internazionale che ogni singolo paese dell’UE sta affrontando tra mille difficoltà.