Atene non smette di urlare il suo dolore. La capitale greca soffre ancora dei tumulti che non sono mai cessati da quanto il paese è caduto in una profonda recessione, a causa della crisi internazionale.
Alle ore 3.00 locali, un ordigno è esploso davanti alla Banca Centrale, generando paura e caos tra la popolazione. Un atto terroristico che aumenta lo stato di tensione in Grecia.
Fortunatamente non ci sono state vittime. La bomba è stata posizionata a poche decine di metri dagli uffici della troika (Ue, Bce, Fmi) in un’automobile parcheggiata in zona.
L’attentato non è stato ancora rivendicato, anche se prima dell’esplosione sono state effettuate telefonate anonime al giornale “Efymerida ton Syndakton” e al sito di notizie “Zougla” per mettere al corrente i canali di informazione di un imminente attentato.
Secondo alcune fonti, l’ordigno è stato confezionato 75 chili di esplosivo. L’attentato è un chiaro segnale, poiché è avvenuto il giorno dopo il ritorno della Grecia sui mercati internazionali, a quattro anni di distanza dalla sua uscita dalla borsa a causa delle gravissime condizioni finanziarie che sta patendo il paese.