La Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione, che diventa quindi definita, per Raniero Busco accusato d’aver ucciso in via Poma, a Roma, la sua ex fidanzata, Simonetta Cesaroni.
In presenza di dubbi e perplessità, per la corte, è sembrato più giusto, come si legge nelle motivazioni, “assolvere un colpevole piuttosto che condannare un innocente”.
Il delitto, che risale all’ormai lontano 1990 e che rappresenta uno degli episodi di cronaca più noti degli ultimi decenni, resta quindi senza un colpevole.
Per Simonetta Cesaroni non ci sarà giustizia.
Busco in lacrime, ha dichiarato solo: “E’ la fine di un incubo”.
Soddisfatta la difesa, comprensibilmente delusi i legali della famiglia Cesaroni.