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Napolitano/Firma il decreto – Napolitano ha firmato il decreto legge che contiene le misure più urgenti della manovra finanziaria. Prevede misure pesanti che creano disagi e obiezioni delle opposizioni e delle parti sociali. Napolitano ha voluto ricordare a tutti che un intervento sui conti pubblici è necessario ed è solo il primo passo per giungere entro il 2014 al pareggio di bilancio chiesto dall’Unione Europea. Afferma she saranno necessari altri interventi.
Inoltre Giorgio Napolitano ha sottolineato la necessità che tutti gli schieramenti condividano l’impegno del pareggio di bilancio assunto dall’Italia con l’UE. Ha dichiarato che non ci siano forzature, contrapposizioni e strozzature del dibattito, ma ci siano un confronto realmente aperto, una seria discussione e libere scelte sulla impostazione della manovra e sulle misure idonee per giungere al pareggio di bilancio, alla riduzione del debito pubblico e insieme, al rilancio della crescita economica.
In altre parole, ha chiesto che le Camere discutano nel merito, senza pregiudizi, e che governo e maggioranza non strozzino il dibattito con maxiemendamenti e voti di fiducia. La firma che autorizza la presentazione del decreto alle Camere non è stata apposta a cuor leggero. Prima Napolitano ha preteso e ottenuto l’eliminazione della tanto discussa norma salva Fininvest, che rischiava di togliere coerenza e credibilità all’intero provvedimento.Ha atteso che il governo gli fornisse chiarimenti su alcune criticità del testo emerse dallo scrupoloso esame fatto in 48 ore dagli uffici del Quirinale. I chiarimenti riguardavano, fra l’altro, le multe per le quote latte, misure per i dipendenti pubblici, ed altro.
Il governo ha accolto sostanzialmente i suoi rilievi, poiché i suoi contenuti sono stati ricondotti a ciò che può contenere un simile provvedimento: norme strettamente attinenti alla manovra finanziaria e altre suscettibili di incidere con effetto immediato sulla crescita economica.
