Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa lo scorso 26 Agosto ad Avetrana, devono ancora rimanere in carcere perchè possono uccidere, questa la tesi formulata dai giudici del Tribunale del riesame che hanno motivato così la permanenza in carcere delle due donne, le quali hanno ucciso la piccola Sarah.
Inoltre hanno aggiunto: ” E’ reale e concreto anche il pericolo di fuga” ed il rischio che Cisma e Sabrina continuino ad inquinare le prove così come hanno fatto fino ad ora, come dimostra: “complessa attività di depistaggio già abilmente e scaltramente posta in essere dalle ricorrenti sin dai primi minuti susseguenti al delitto”.
L’analisi dei magistrati si è focalizzata soprattutto sull’orario in cui Sarah è uscita dalla sua abitazione per recarsi in casa degli zii e sulla testimonianza del fioraio di Avetrana Giovanni Buccolieri. Per quanto riguarda l’orario i magistrati hanno ricostruito in maniera dettagliata gli ultimi istanti trascorsi da Sara affinchè venisse annullata così la testimonianza di Sabrina, secondo la quale Sarah sarebbe arrivata in Via Deledda dopo le 14.28 e non alle 14 come invece hanno testimoniato ben 14 testimoni oculari.
Di rilevante importanza è il sequestro della Scazzi, costretta a salire nell’Opel Astra della zia Cosima Serrano, come ha raccontato il fioraio, prima di smentire tutto affermando di averlo sognato.