Tiziano Ferro incanta Raiplay con il suo monologo

Niente canzoni, ma un lungo monologo dove Tiziano Ferro incanta il pubblico parlando di odio e bullismo.

«Le parole hanno un peso ma non lo ricordiamo. Ed è questo il dramma che si nasconde dietro i messaggi di bullismo».

Un lungo monologo dove Tiziano Ferro parla a cuore aperto, senza citare polemiche o altro, ma spiegando alle persone cosa possono provare le vittime dei loro insulti e degli attacchi più spregiudicati.

«Le parole hanno un peso, ne ribadisco la pericolosità. Ed è necessario esserne consapevoli quando le si scaglia contro l’animo di un adolescente troppo fragile per poter decidere o scegliere. Le parole hanno un peso. Grasso, puttana, nano, disadattato, frocio. Criminale, negro, vecchia, terrone, raccomandato, pezzente, ritardato, troia, fallito, anoressica, cornuto, handicappato, frigida, inferiore, mongoloide».

Per Tiziano Ferro le parole hanno un peso, sia nella vita, che quando arrivano dal web dove, con grande facilità si finisce per dire cattiverie e criticare gli altri.

«E per carità smettiamola di difenderci tirando in ballo l’ironia o il sarcasmo. Quelle sono arti delle quali bisogna imparare il mestiere. Non confondiamo le acque. E i livelli. Le parole hanno un peso e certe ferite resistono nel tempo. L’apologia dell’odio non è un reato che dovrebbe poter cadere in prescrizione. Ma in questo paese una legge contro l’odio non c’è. Quindi: bulli e odiatori italiani tranquilli, siete liberi! Io intanto aspetto tempi migliori, nei quali le parole magari un giorno avranno un peso».

Parole, quelle di Tiziano Ferro, che lasciano il segno e che speriamo siano ascoltate.