Aumenta il fatturato dell’industria italiana nel mese di luglio ma si registra il crollo degli ordini.
Una serie di segnali contrastanti dunque per l’industria italiana nel luglio scorso.
Il fatturato rispetto al mese precedente registra una crescita del 2,1 per cento mentre gli ordinativi archiviano il mese di luglio in ribasso del 10,8 per cento.
È quanto rilevato dall’Istat.
Lo stesso Istituto di statistica ha messo in risalto che la crescita del fatturato è dovuta all’andamento del mercato interno, in progresso del 3,2 per cento. Resta invece pressoché stabile il mercato estero.
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale è sceso in termini tendenziali dello 0,7 per cento, a seguito della crescita dello 0,2 per cento sul mercato interno ed al calo del 2,2 per cento su quello estero.
L’indice grezzo degli ordinativi registra una flessione dell’11,8 per cento rispetto al mese di luglio 2015.
L’aumento maggiore viene registrato per i prodotti elettronici, in rialzo del 20 per cento, mentre il calo più marcato si segnala per il comparto della fabbricazione di mezzi di trasporto, in ribasso del 35,6 per cento.
Considerando la media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo registra un calo dello 0,4 per cento rispetto al trimestre precedente.
Per quanto riguarda i raggruppamenti principali delle industrie, i beni strumentali hanno registrato un incremento del 4,7 per cento mentre l‘energia un rialzo del 3,8 per cento.
L’indice grezzo del fatturato scende del 6,7 per cento rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Per quanto concerne il manifatturiero, l’aumento tendenziale maggiore viene registrato per le industrie tessili e dell’abbigliamento, in progresso del 6,1 per cento.
Il calo più marcato è relativo invece alla fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, in flessione del 15,3 per cento.
Con riferimento ai comparti migliori, con riguardo agli ordini, da segnalare ancora una volta il settore auto, con un incremento grezzo degli ordini del 6,5 per cento.