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Debito pubblico vola nei primi sette mesi 2016

Debito pubblico vola nei primi sette mesi 2016

A luglio il debito delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari a 2.252,2 miliardi di euro, in crescita di 3,4 miliardi di euro rispetto al mese di giugno. Aumentano anche le entrate tributarie nel periodo in esame.

Debito pubblico record

In crescita il debito pubblico in Italia nei primi sette mesi del 2016.

Nel dettaglio, nel mese di luglio, il debito delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari a 2.252,2 miliardi di euro, con un incremento di 3,4 miliardi di euro rispetto al mese di giugno.

È quanto risultante dal supplemento di finanza pubblica al bollettino statistico pubblicato dalla Banca d’Italia.

Nei primi sette mesi del 2016 il debito è aumentato di 80,5 miliardi di euro secondo Bankitalia.

L’aumento del debito è comunque inferiore a quello delle disponibilità liquide del Tesoro di 8,5 miliardi di euro, a quota 101 miliardi di euro.

Con riguardo ai singoli sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 3,5 miliardi di euro e quello delle Amministrazioni locali è calato di 0,2 miliardi di euro.

Per quanto concerne la crescita del debito di 80,5 miliardi di euro nei primi sette mesi dell’anno, Bankitalia ha sottolineato che l’incremento dello stesso deriva dal fabbisogno per 19,4 miliardi di euro e dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro di 65,3 miliardi di euro.

Entrate tributarie Italia luglio 2016

Nel mese di luglio le entrate tributarie registrate nel bilancio dello Stato sono risultate pari a 38,6 miliardi di euro a fronte dei 37,8 miliardi di euro nello stesso periodo del 2015.

È quanto rilevato dalla stessa Bankitalia.

Nei primi sette mesi del 2016 le entrate tributarie sono risultate in crescita del 4,9 per cento a quota 236 miliardi di euro rispetto al’analogo periodo del 2015.

L’Istituo di via Nazionale mette in risalto che al netto di alcune disomogeneità contabili e temporali, come ad esempio l’Iva, le ritenute Irpef e il canone Rai, è stata stimata una crescita inferiore degli introiti nel corrispondente periodo.

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