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Lavoro: licenziamenti in crescita

Lavoro: licenziamenti in crescita

È quanto comunicato dal ministero del Lavoro. Complessivamente sono stati 15.264 i licenziamenti in più rispetto al secondo trimestre dello scorso anno.

Aumentano i licenziamenti

Cresce il numero di licenziamenti nel corso del secondo trimestre del 2016, pari a 221.186 unità, con un aumento del 7,4 per cento rispetto all’analogo periodo del 2015.

È quanto annunciato nelle scorse ore da parte del ministero del Lavoro.

Complessivamente sono stati 15.264 licenziamenti in più rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. Di questi, 11.012 hanno riguardato gli uomini e 4.252 le donne.

Dal rapporto si evince anche un più elevato numero di attivazioni, pari al 12,1 per cento, e un calo delle cessazioni del 12,4 per cento.

Nel dettaglio si evidenzia una riduzione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato del 29,4 per cento e dei contratti di collaborazione del 25,4 per cento.

In calo anche gli avviamenti a tempo determinato dell’8,7 per cento.

In crescita invece del 26,2 per cento i contratti di apprendistato.

Cessazioni rapporti lavoro

Nel trimestre in esame sono state 2.197.862 le cessazioni di rapporti di lavoro. Di questi 1.094.788 hanno riguardato gli uomini e 1.103.074 le donne.

A confronto con lo stesso periodo del 2015, i rapporto contrattattuali sono diminuiti di circa 312 mila unità, ovvero del 12,4 per cento.

Un calo che ha riguardato in misura maggiore le donne, con una diminuzione in volume del 15,2 per cento a 197.315 unità. Le cessazioni degli uomini sono pari al 9,5 per cento, in calo di quasi 115 mila unità.

Con riferimento invece alla durata contrattuale, in calo le cessazioni di contratti a breve durata.

In tutto sono 1.573.743 i lavoratori che hanno avuto a che fare in prima persona  con le cessazioni nel periodo considerato. Il 26,7 per cento ha una età compresa tra i 25 e i 34 anni.

È quanto emerso dai dati contenuti nel report diffuso da parte del Ministero del Lavoro.

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