Il Ministro dei Beni Culturali Franceschini annuncia che il terremoto del Centro Italia ha danneggiato 293 siti culturali: dal Museo Civico alla Chiesa di Sant’Agostino, dalla Basilica di San Francesco di Amatrice alla Chiesa di Santa Croce di Arquata del Tronto. 293 beni immobili di valore culturale sono stati distrutti o danneggiati in modo grave nel raggio di 20 chilometri dall’epicentro del sisma. Le regioni colpite sono Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
Dario Franceschini ha affermato, in una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di ieri al Collegio Romano, che il numero delle opere culturali danneggiate dal recente terremoto è di 293 ed è destinato a salire. Il segretario generale del Mibact, Antonia Pasqua Recchia, ha confermato le cifre date dal ministro, aggiungendo che l’azione del sisma si espande lungo le falde e non in cerchio geometrico attorno all’epicentro.
I carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale hanno già fatto dei sopralluoghi in 50 di questi siti danneggiati. Molti di questi sono completamente crollati.
Il Generale dei carabinieri Fabrizio Parrulli ha spiegato che, in base alla direttiva del 25 aprile 2015 in caso di calamità naturali, ci si è già attivati a controllare e riferire al comando eventuali danni ai siti colpiti dal terremoto, alcuni dei quali sono ancora interdetti per salvaguardare la sicurezza dei tecnici dell’Arma. Ovviamente in questi giorni la priorità è salvare le vite umane che ancora si trovano sotto le macerie, ma quando questo sarà fatto bisognerà subito intervenire nelle zone culturali colpite dal sisma e fare tutto ciò che si può per salvarle. Per poter fare un ottimo lavoro bisognerà attivarsi al più presto.Già nella fase di rimozione le macerie non dovranno essere perdute per poi poterle rimettere a posto nella fase di restauro.
Dopo che la Protezione Civile darà il via i carabinieri e le forze del Ministero entreranno in azione per recuperare e salvaguardare tutti i siti colpiti dal terremoto. Bisognerà agire in fretta.