Alle ore 3.36 di questa notte un terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito il Centro Italia, fra Lazio, Umbira e Marche, provocando ingenti danni e anche vittime.
Per ora si contano circa 10 morti, ma il bilancio sembra destinato a salire e non di poco. Il sisma ha raso al suolo interi paesi. Decine i feriti e i dispersi. Si scava sotto le macerie per trovare quanta più gente si può.
L’epicentro della scossa si trova nel comune di Accumoli, in provincia di Rieti, con profondità a quattro chilometri. Alle ore 4.33 ci sono state alcune forti scosse di assestamento di magnitudo 5.4 e 5.1. Il terremoto è stato avvertito anche a Roma, Napoli e Perugia. Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha affermato che la potenza del sisma è paragonabile al terremoto dell’Aquila del 2009, che fu di magnitudo 6.3.
Il sindaco del comune di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha dichiarato che mezzo paese non c’è più. Ci sono decine di morti e feriti. Altri comuni colpiti dal sisma sono Accumoli e Posta Squadre. Si stanno allestendo dei luoghi per depositare le salme.
Ad Accumoli ci sono almeno sei morti. Il sindaco del paesino, Stefano Petrucci, ha dichiarato in lacrime che tra i morti ci sono anche bambini innocenti. Una persona è stata estratta morta stanotte e una famiglia di quattro persone si trova ancora sotto le macerie. C’è anche un altro disperso. Il sindaco Petrucci, in lacrime, ha sperato che il suo bilancio sia smentito.
Il paese di Pescara dl Tronto non esiste più. Tutte le case sono crollate. Il sindaco Aleandro Petrucci annuncia che sono state estratte vive sette-otto persone, ma ovviamente le ricerche continuano e salirà il numero delle vittime. Anche qui i morti sarebbero per adesso una decina.
Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha dichiarato che sono già operativi i soccorsi e le squadre del Genio Militare per intervenire.