A Sirte, in Libia, un centinaio di uomini delle forze speciali italiane hanno abbattuto, insieme alle forze governative libiche, il quartier generale dell’ISIS in Libia. Per la prima volta viene ammessa la presenza di forze militari italiane in Libia. Il Ministro degli Esteri Gentiloni annuncia che a breve riaprirà l’ambasciata italiana in Libia e conferma l’aiuto al governo di Al Serraj. Inoltre afferma che a Sirte si combatte ancora. Ci sono forze governative libiche che operano insieme all’esercito italiano e a quello americano. Si combatte anche a Tripoli e a Misurata. Presto queste due città saranno liberate dalla presenza dell’ISIS.
Il Ministro Gentiloni afferma che non ci sono, tuttavia, missioni militari italiane in Libia e che, se ci saranno, dovrà deciderlo il Parlamento Italiano. A breve riaprirà l’ambasciata italiana a Tripoli e sarà riconfermato Giuseppe Perrone come ambasciatore italiano in Libia. L’Italia sta dando molto a Serraj e la stabilizzazione della Libia è una priorità per il nostro Paese.
Intanto a Sirte è stato abbattuto il quartier generale dell’ISIS in Libia. Entro domani la città potrebbe già essere proclamata libera. Lo ha riferito il comandante Mohammed Al Ghasry, che è al comando delle forze di liberazione in Libia gestite dal Paese nordafricano in azione congiunta con l’ONU. L’esercito americano ha collaborato per la liberazione del 70% di Sirte. La dichiarazione di “città libera” avverrà tra domani e dopodomani, perchè oramai tutti i giochi sono fatti e Sirte è stata liberata dall’ISIS dopo giorni di combattimenti. Ma prima si dovrà bonificare la zona da eventuali mine antiuomo e questo dovranno farlo gli artificieri americani e libici. Bisognerà perquisire case, terreni e abitazioni agricole ma ciò che dovrà essere fatto sarà fatto a favore della libertà dell’area. Intanto ieri le forze governative libiche sono entrate simbolicamente nel Centro Congressi di Ougadougou per dichiarare la liberazione della città.