Ad Aleppo 2 milioni di persone senza luce e acqua

Ad Aleppo, in Siria, oltre due milioni di persone sono senza luce e acqua, lo affermano le Nazioni Unite. La seconda città bombardata del Paese è sotto assedio. Dopo oramai due settimane di bombardamenti la città è divisa in due: da una parte i ribelli al regime e dall’altra i soldati siriani fedeli ad Assad. L’ufficiale in Siria per gli aiuti umanitari, Yacoub El Hillo e il coordinatore regionale Kevin Kennedy hanno chiesto una sospensione temporanea delle ostilità.

Più di due milioni di persone hanno paura di finire sotto assedio. Di queste circa 275.000 si trovano nella parte Est di Aleppo,  controllata dai ribelli. Negli ultimi giorni i pesanti combattimenti hanno causato la morte di circa 130 civili e distrutto ospedali e reti idriche e elettriche della città.

L’ONU  si è detta pronta ad assistere la popolazione civile di Aleppo ed ha richiesto un cessate il fuoco o almeno una pausa di 48 ore alla settimana delle ostilità per poter soccorrere con cibo e medicine le persone civili che si trovano in difficoltà.

Le forze governative hanno preso sotto il loro controllo la parte della città dove sorge il Castello, via di rifornimento dei ribelli. Ciò ha causato mancanza di cibo nei distretti orientali della città. Una controffensiva dei ribelli ha poi tagliato in due la strada che portava nella parte meridionale di Aleppo. Ciascuno dei due schieramenti ha cercato di portare cibo e acqua agli abitanti dei territori conquistati, ma le strade non sono ancora sicure. L’ONU ha dichiarato che quando le tattiche di guerra vengono intenzionalmente usate per togliere beni essenziali alla popolazione per la sopravvivenza, allora si tratta di crimini di guerra.

Intanto la Russia sta consegnando 17 tonnellate di aiuti umanitari nelle città di Hama e Deir-Ez-Zor, in possesso dell’ISIS.  Si tratta di beni di consumo come caffè, carne e zucchero.

Quest’oggi il Presidente russo Vladimir Putin incontrerà il Presidente turco Recep Erdogan per parlare della questione umanitaria e militare in Siria. E’ prevista la presenza di diversi esperti militari e diplomatici.