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Il Primo Ministro belga Charles Michel, in un’intervista alla tv RTL-TVI, ha dichiarato che c’è stato un attacco a Charleroi e l’attentatore, che ha agito con un machete, non è stato ancora identificato.
Le autorità del Belgio sono convinte che si tratti di terrorismo. Nel pomeriggio di ieri il soggetto ha colpito due poliziotte con un machete urlando “Hallah Akhbar”. E’ successo nel centro di Charleroi, in Belgio. Una delle due poliziotte è stata gravemente ferita al viso, mentre l’altra non ha ricevuto ferite gravi. Un terzo poliziotto è stato ferito dall’aggressore ed è morto in ospedale. L’attentato è avvenuto davanti ad una centrale di polizia.
L’individuo è riuscito a superare il dispositivo di sicurezza con in mano il machete. L’attacco è avvenuto nella principale centrale di polizia di Charleroi, a sessanta chilometri a Sud di Bruxelles, in Belgio.
La zona del’attacco è stata circondata da cordoni della polizia e non potrà essere praticata fino alla fine delle indagini. Il Primo Ministro belga Charles Michel ha condannato l’attentato e ha rivolto la sua solidarietà alle famiglie delle vittime. Ha poi affermato che le indagini riusciranno a stabilire la verità.
Intanto qualche giorno fa è stato incriminato per tentato omicidio Nourredine H, uno dei due fratelli di Liegi. La polizia ha rilasciato l’altro fratello, Hamza H. Sono state eseguite delle perquisizioni nella regione della Vallonia. Per il momento non vi sono prove di collegamento fra questo attentato e quello di Bruxelles del 22 marzo scorso in cui morirono 32 persone.
La polizia belga ha eseguito delle perquisizioni a Liegi e nella regione del Mons. Non sono stati trovati nè esplosivi nè armi. I due fratelli sono originari della città di Bellevue a Frameries, a Sudovest di Mons, sede del quartier generale della NATO, non lontano dal confine con la Francia . Si pensa che l’attacco sia un attentato simbolico contro le istituzioni UE.
