Nel centro del mirino – Recensione

Nel settembre del 1993 (luglio negli Stati Uniti) usciva il film Nel centro del mirino, con Clint Eastwood e Rene Russo. Il film è diretto da Wolfgang Petersen e prodotto dalla Castle Rock Productions.

Negli anni ’90 la guardia del corpo presidenziale Frank Horrigan continua a fare il suo mestiere: proteggere il Presidente degli Stati Uniti. Ma durante l’attuazione di quest’impegno gli tornano in mente quei giorni degli anni ’60 (precisamente il 1963) in cui lui era diverso, l’America era diversa e sotto i suoi occhi moriva, assassinato, il presidente Kennedy. Ricordi che non potranno mai essere cancellati. Un giorno Horrigan scopre che c’è un altro assassino che vuole uccidere il Presidente. Dovrà ora indagare e scoprire di chi si tratta senza farsi divorare dai brutti ricordi del passato.

Il regista Wolfgang Petersen ci propone una storia molto commovente ma anche ricca di azione e humor. Clint Eastwood è perfetto per la parte della guardia del corpo del Presidente, oggi un  pò invecchiata, che ancora ha dentro di sè il senso del dovere. Nel cast c’è anche John Malkovich e una bellissima Rene Russo.

Il regista tedesco Wolfgang Petersen ha già diretto film come La storia infinita (1984), Virus letale (1995) e il kolossal Troy (2004).

Il film è gradevole e il tema trattato è il ricordo ma anche il senso del dovere. In realtà si tratta del ricordo contro il senso del dovere, una lotta in cui  le memorie del passato, traumatiche, devono lottare contro il senso del dovere. E Frank Horrigan non dovrà lasciar vincere il trauma causato dai ricordi, ma dovrà invece far prevalere il senso del dovere.

Il film è stato girato tra Detroit, Los Angeles e Washington D.C. e offre un colpo d’occhio di tutta la città capitale degli Stati Uniti, scenografia ideale per la realizzazione di questo avvincente e commovente film.