Nell’agosto del 2000 usciva nelle sale italiane (a giugno 2000 negli Stati Uniti) il film Il patriota, diretto da Roland Emmerich e Mel Gibson, quest’ultimo alle sue prime esperienze alla regia.
Nel 1776 le 13 colonie inglesi del NordAmerica, dopo secoli di sottomissione e servitù nei confronti della madre patria, decidono di unire le loro forze e dichiarare guerra all’Inghilterra di re Giorgio. E’ l’inizio di una lunga e difficile guerra che però riuscirà a far ottenere alle 13 colonie americane (diventate poi i primi 13 Stati Unti d’America) una cosa che “era follia sperar”: l’indipendenza firmata il 4 luglio 1776 a Philadelphia, che vedeva la nascita degli Stati Uniti d’America. Un evento storico iniziato nel 1776 e conclusosi nel 1781 che prenderà il nome di Rivoluzione americana (o guerra d’indipendenza americana).
In questo scenario storico il comandante Benjamin Martin, esperto militare ritiratosi a vita privata, viene chiamato di nuovo alle armi dal bisogno di libertà della sua terra. All’inizio Martin si oppone alla guerra, ma quando le ostilità cominciano a minacciare la sua famiglia, preso dal rancore per la morte dei figli, decide infine di combattere e organizza quella che passerà alla storia come la Rivoluzione americana.
I due registi Mel Gibson e Roland Emmerich preparano un filmone storico che, sia per l’argomento trattato, sia per la storia individuale di Benjamin Martin, è un’opera d’arte che infonde molta speranza e valore patriottico in ogni spettatore.
Altri interpreti del film sono il compianto Heath Ledger, Joely Richardson, Jason Isaacs e Tom Wilkinson. La produzione è affidata alla Sony Pictures, neonata azienda cinematografica giapponese (fu creata nel 2000 dall’acquisizione della Columbia Pictures da parte della Sony. Ottime anche le scenografie e le inquadrature esterne, che danno sicuramente più solennità a un film che ha come scopo quello di raccontare in versione cinematografica ciò che è stato un evento storico davvero eccezionale.