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Decine di famiglie stanno scappando via dai settori orientali di Aleppo, attraverso i corridoi umanitari creati due giorni fa dalla Russia e dal regime di Bahsar Al Assad. Lo ha affermato l’agenzia di stampa Sana. La fuga è avvenuta tramite i corridoi formati per evacuare i cittadini accerchiati dai gruppi terroristici, cioè dagli insorti.
I soldati governativi hanno preso i fuggiaschi e li hanno portati, a bordo di pullman, verso i campi-rifugio temporanei. Un gruppo di donne sulla quarantina sono uscite dalle zone orientali per passare attraverso Salaheddin, un varco che passa per la linea di demarcazione che divide in due la città e che porta nell’omonimo quartiere che si trova ad Ovest, dove si trovano i lealisti. Anche un gruppo di rivoltisi avrebbero fatto lo stesso percorso e si sarebbero consegnati ai soldati una volta arrivati dall’altra parte.
La fuga è stata confermata anche dall’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione residente a Londra e che ha parlato di “un certo numero di civili” e non ha chiarito altro.
La creazione dei corridoi umanitari ha fatto storcere un pò il naso alle Nazioni Unite che ieri, nella persona dell’inviato Staffan De Mistura, hanno chiesto di averne il controllo totale. Per la Francia si tratta di una soluzione non credibile. Ad Aleppo vi è già da quattro anni una contrapposizione frontale fra soldati di Assad e ribelli.
Intanto in questi giorni in Siria è stato colpito l’ospedale ostetrico di Kafer Takhareem, nel Nord della provincia di Idlib. Save the children ha diffuso il video del bombardamento. Ci sono almeno due morti e tre feriti. Nella struttura vengono effettuati circa 300 parti al giorno. Per adesso non si è ancora capito chi ha sganciato le bombe.
La notizia è partita da Syria Relief e Save the Children, le organizzazioni non governative che le finanziano. In tale ospedale vi sono ogni mese circa 1.300 donne e bambini.
