Il Governo francese ammette il fallimento

Dopo due attentati rivendicati dall’ISIS e diverse accuse di lassismo nella gestione della sicurezza il Governo francese ammette qualche falla nel sistema. Il premier Manuel Valls non accusa direttamente il governo ma la sua ammissione costituisce comunque un cambiamento di prospettiva rispetto alle posizioni ufficiali dopo l’attentato di Nizza.

In un’intervista a Le Monde Manuel Valls ha dichiarato che la decisione della magistratura di scarcerare uno dei due attentatori di Saint Etienne de Rouvray a marzo 2016 è stato un fallimento del sistema giudiziario di gestione della sicurezza. Questo dovrebbe convincere i magistrati ad un approccio diverso, caso per caso, tenendo anche conto della capacità dei terroristi di nascondersi.

Con questo il premier francese non vuole dire che la colpa è della magistratura, ma solo che bisogna “oliare” un pò il sistema di controllo. La Francia è in guerra contro il terrorismo e la vincerà perchè ha una strategia. Non sarà facile, ma la Francia prevarrà e riuscirà a difendere il suo popolo senza timore. Vi è una linea invalicabile che è lo stato di diritto. Uno dei due attentatori di Saint Etienne, Adel Kermiche, non doveva essere scarcerato a marzo. La procura aveva fatto appello contro tale scarcerazione ma invano.

La notizia dell’intervista ha provocato una levata di scudi da parte dell’estrema destra, che ha subito chiesto le dimissioni di Valls e del Ministro degli Interni Cazeneuve.

La richiesta di dimissioni dell’estrema destra si unisce alla voce del’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, che aveva anch’egli avanzato dubbi sull’operato del governo riguardo alla situazione della sicurezza in Francia. Tutto ciò accade a pochi mesi di distanza dalle primarie per le elezioni presidenziali di aprile 2017.

Nel file audio prodotto dal 19nne assalitore della chiesa a Saint Etienne si ascolta il ragazzo musulmano urlare che bisogna andare in chiesa e tagliare due o tre teste con un  coltello.