La CNN diffonde la notizia che il killer di Dallas stava racimolando altri ordigni per preparare altri attacchi. Gli inquirenti hanno trovato materiale per preparare bombe e altri tipi do ordigni che fossero in grado di colpire obiettivi più grandi.
Lo ha dichiarato il capo della polizia di Dallas, David Brown. La casa del killer è stata perquisita dalla polizia e oltre alle bombe sono stati trovati giornali che probabilmente il soggetto ha usato per informarsi su altri obiettivi da colpire. Intanto la polizia di Dallas ha già arrestato una ventina di persone direttamente o indirettamente collegate con la strage.
Lo stesso capo della polizia di Dallas ha chiesto alla popolazione civile di collaborare con gli agenti allo scopo di fare ulteriore chiarezza sull’accaduto. Brown ha affermato che i poliziotti di Dallas rischiano la vita per 40 mila dollari l’anno e questo è incredibile, bisogna aiutarli.
Intanto continuano in tutto il Paese le proteste contro la strage e in particolare contro le uccisioni dei cittadini afroamericani a causa della brutalità della polizia. Solo ieri sono state arrestate 230 persone. E’ comprensibile che adesso la polizia incrementi gli arresti per aiutare le indagini.
In settimana arriverà a Dallas il presidente Barack Obama. Aumentano gli scontri a Saint Paul, in Minnesota, dove mercoledì scorso è stato ucciso l’afroamericano 32enne Philando Castile e a Baton Rouge, in Louisiana, dove martedì scorso è stato ucciso il 37enne di colore Alton Sterling. Sono state arrestate 123 persone in Louisiana e un centinaio in Minnesota. Un uomo è stato fermato e interrogato a San Antonio, in Texas.
Manifestazioni anche a New York, dove a Union Square ci sono stati 20 arresti, a Washington si è manifestato senza incidenti. A Chicago ci sono stati tre arresti, invece si sono tenuti cortei pacifici a Miami e ad Atlanta.
Continuano le indagini e gli arresti e Obama in settimana sarà a Dallas per cercare di calmare gli animi e fare chiarezza sull’accaduto.