L’attrice inglese Emilia Clarke (Londra, 26 Ottobre 1986) negli ultimi anni ci ha dimostrato come sia ben possibile passare da ruoli televisivi di primo piano (Il Trono di spade) a parti minori ma non meno apprezzabili in diversi altri film, anche d’azione (Terminator Genesys) o di genere diverso, mostrando al grande pubblico il fatto che non bisogna mai catalogare un artista in un unico ruolo, mai identificarlo con un unico personaggio, dal momento che, come dichiarò una volta lo stesso Leonardo DiCaprio in un’intervista: “Noi attori fingiamo, è questo il nostro lavoro, non bisogna mai confonderci col personaggio che interpretiamo perchè in realtà siamo spesso molto diversi da esso.”
Questo per dire che è molto giusto ma anche molto piacevole “staccare” un artista dal suo solito ruolo (soprattutto se si tratta di ruoli da cattivo o comunque drammatici) e considerarlo per quello che è, cioè un attore, un artista eclettico, sicuramente capace (come ogni bravo artista, del resto) di “riprodurre” ogni personaggio cinematografico, a prescindere dal genere (commedia o drammatico che sia).
E’ piacevole considerare un attore (o, in questo caso, un’attrice) disgiunto dai suoi soliti ruoli, in quanto è altrettanto piacevole pensare ad un artista come ad un giocattolo o ad un “utensile”, nel senso di essere capace di “giocare ogni gioco”, calarsi in ogni situazione ed uscirne sempre ottimamente.
Emilia Clarke è sicuramente questo genere di attrice, non legata a Daenerys Targaryen, capace di sfruttare tutto il suo talento artistico in ogni direzione, sicura di poter percorrere ogni strada sulla quale ciascun regista la possa incamminare.
Dopo essersi diplomata al Drama Center di Londra, nel 2010 la Clarke ha ottenuto i suoi primi ruoli in piccoli film per la TV come Triassic Attack (2010) e Shackled (2011), per poi passare al grande ruolo che ha dato il via al suo successo internazionale, quello di Daenerys Targaryen nella serie televisiva Il Trono di spade (2011-2017).