Equitalia fa mea culpa, e attraverso il suo presidente Attilio Befera, in audizione alla Commissione di vigilanza sull’anagrafe tributaria, evidenzia come negli ultimi quindici anni, si sia formato un buco di oltre 500 miliardi per lo Stato.
Secondo Befera è impossibile poter recuperare questi crediti accumulati per 545 miliardi di euro; anzi il massimo che potrà fare Equitalia sarà quello di recuperare tra il 5 e il 6% di questo importo. Da quello che ha riferito Befera, è stato fatto il massimo da Equitalia, ma i tentativi di recupero crediti non andati a buon fine, sono relativi a persone decedute, oppure a coloro che sono nullatenenti, o a situazioni legate a fallimenti. Alla luce di queste dichiarazioni, tornano anche i dati relativi agli incassi che la società incaricata alla riscossione dei tributi, è riuscita ad incamerare nel 2013.
Secondo le stime, i tributi riscossi nello scorso anno sono stati pari a 7,1 miliardi di euro, in netto calo rispetto al 2012, quando invece si era arrivati a incassare 7,5 miliardi. Dunque, una flessione quantificabile al 5%, che è figlia della forte crisi economica che sta flagellando il paese, e dei tantissimi interventi normativi introdotti dalla giurisprudenza, per venire incontro a tutti i debitori.