Dopo l’entrata del jobs act, secondo gli ultimi dati del ministero del Lavoro, sono in tutto 184.707 i contratti in più nel mese di maggio, dopo quota pari a 212 mila del mese di aprile.
Positivi i dati dell’industria che registrano una crescita del 3 per cento e che hanno portato a raggiungere un livello record che non si registrava dal 2011. Il premier Matteo Renzi ha sottolineato che i dati ‘sull’occupazione, la produzione industriale e la crescita sono ancora bassi rispetto a quello che possiamo fare ma più alti del recente passato. Questo perché quando si fanno le riforme le cose cambiano’.
Nel dettaglio sono pari a 184.707 unità il numero dei contratti rilevati nel mese dello scorso maggio. È quanto emerge dai dati diffusi dal ministero del lavoro che ha registrato 934.258 il numero di attivazione di contratti e 749.551 il numero delle cessazioni. Nel mese di aprile l’aumento, come anticipato, era stato pari a 212.000 contratti.
Sono soltanto 271 contratti stabili in più nel mese di maggio, considerando il saldo totale tra attivazioni e cessazioni, a fronte di una crescita di 184.812 di contratti a tempo indeterminato. Si tratta sempre di una serie di dati emersi dalle comunicazioni obbligatorie dei contratti, rilevati nel mese di maggio da parte del ministero del Lavoro. Cresce a 6.498 unità il contratto di apprendistato, mentre invece si assiste a un vero e proprio crollo delle collaborazioni (-10.194).
In rialzo del 43,2 per cento la trasformazione dei contratti da precari a stabili, sempre secondo i dati diffusi dal ministero del lavoro sulle comunicazioni obbligatorie. Nel mese di maggio sono state 30.325 le trasformazioni di rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, con una crescita di 21.184 unità su maggio 2014.