Cinema, ciao dottor Zivago: se ne va il grande Omar Sharif

È morto Omar Sharif. Il grande attore egiziano si è spento a 83 anni per un attacco cardiaco all’ospedale del Cairo. Divenne famoso nei panni, tra gli altri, di Lawrence d’Arabia e del Dottor Zivago.

Sharif era malato da tempo, come rivelato dallo stesso figlio Tarek lo scorso maggio: «Ha l’Alzheimer, è difficile determinare in che fase si trovi. È evidente che non migliorerà mai e che peggiorerà».

Resterà nella memoria degli appassionati il suo fascino orientale. Di lui Claudia Cardinale disse: «Ha un fascino sul quale il passare degli anni scivola via, senza lasciare tracce. Perché è soprattutto il fascino tutto orientale di un uomo che ama le donne e sa come sedurle».

Sharif invece non si è mai definito un donnaiolo. In un’intervista rilasciata in occasione dei suoi 80 anni disse «Non sono mai stato un donnaiolo. Ho amato solo mia moglie e ho avuto giusto due o tre amiche un po’ più intime». Per la moglie, l’attrice Faten Hamama, si convertì anche all’Islam.

Conquistò la gloria per il suo film in inglese, Lawrence d’Arabia (1962), il film diretto da Peter Lean dove recitò al fianco di Peter O’Toole e per il quale fu candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista e per cui vinse due Golden Globe.

Sharif fu attore in ben 47 film per il grande schermo, alcuni dei quali indimenticabili come il Dottor Zivago (1965) che gli valse un Golden Globe come migliore attore drammatico, Che! (1969), Funny Lady (1975, in cui era il marito di Barbra Streisand) e Les Possedes (1988).

Nel 2003 recitò anche in Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, per cui vinse un premio del pubblico come migliore attore al Festival del cinema di Venezia e un premio César come migliore attore. Nel 2003 gli è stato conferito anche il Leone d’oro alla carriera.