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Molto pesante il bilancio della tromba d’aria che si è abbattuta tra Mira e Dolo, nel veneziano. Al momento si conta un morto e oltre 70 persone ferite, fra cui due molto gravi.
Complessivamente sono state 150 le persone che sono state costrette a passare la notte fuori casa a seguito dei danni provocati alle loro abitazioni dal tornado che ieri pomeriggio ha investito alcuni comuni della Riviera del Brenta, nel veneziano, causando la morte di un uomo di 63 anni e il ferimento di oltre settanta persone.
Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha decretato lo stato di crisi per le zone colpite dal tornado e ha chiesto al Governo lo stato di calamità.
L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha visitato le zone colpite dalla tromba d’aria mettendo in risalto che i danni sono ingenti e in alcuni casi ‘irrecuperabili, sia ai complessi monumentali, sia ai parchi e alla loro vegetazione storica. Insieme ai responsabili e ai tecnici dell’Istituto regionale provvederemo ad una accurata ricognizione e a mettere in essere tutte le misure più efficaci per ripristinare un patrimonio artistico unico al mondo’. Ecco quanto dichiarato all’Ansa dall’assessore della Regione Veneto.
È intervenuto anche il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, che ha messo a disposizione degli alloggi per alcune famiglie di sfollati ed ha chiesto altrettanto agli altri Comuni per non abbandonare chi è stato colpito da un simile disastro.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, in seguito all’ondata di maltempo che ha colpito la regione, ha deciso di annullare la sua partecipazione alla visita dei presidenti della Regione al capo dello Stato, Sergio Mattarella, che era prevista proprio per questa mattina.
I danni a seguito della forte tromba d’aria che ha colpito il territorio veneziano ieri pomeriggio sono ingenti, con decine di case scoperchiate, alberi sradicati e auto ritrovate nei canali.
