Il Commissario tecnico della nazionale italiana, Antonio Conte, è stato accusato di frode sportiva in relazione alla partita di calcio tra AlbinoLeffe e Siena.
La Procura di Cremona ha pertanto chiesto il rinvio a giudizio per ben 104 indagati nell’inchiesta relativa al Calcioscommesse.
Tra i tanti nomi di spicco su tutti anche quello del commissario tecnico della Nazionale italiana, Antonio Conte, accusato di frode sportiva in relazione soltanto alla partita AlbinoLeffe-Siena.
Per quanto riguarda un’altra partita, Novara-Siena, il pubblico ministero Roberto di Martino ha chiesto l’archiviazione, come anche per l’accusa di associazione a delinquere. Un accusa ancora in piedi per altri giocatori, tra cui spiccano i nomi di Cristiano Doni e Beppe Signori.
Per altri dieci indagati, alcuni dei quali stranieri, la richiesta di rinvio a giudizio sarà resa nota soltanto tra alcuni giorni.
Per quanto riguarda la richiesta di rinvio a giudizio del commissario tecnico della nazionale, Antonio Conte, si parla della violazione di una serie di accordi con riguardo a quanto sottoscritto dagli allenatori della Federcalcio, secondo cui è necessario salvaguardare la condotta morale dei calciatori. Si tratta dunque di un obbligo in capo ad ogni tecnico, il cui compito è anche quello di sorvegliare i calciatori in modo da mantenere sempre una condotta improntata su principi di lealtà.
Il match contestato nella richiesta di rinvio a giudizio è, come anticipato, AlbinoLeffe-Siena, mentre è stata chiesta l’archiviazione per il match di Novara-Siena.
Il procuratore di Cremona, Roberto di Martino, ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di frode sportiva anche per l’ex tecnico dell’Atalanta (ora all’Udinese) Stefano Colantuono per la presunta combine del match Crotone-Atalanta dell’anno 2012. Nelle prossime ore si attendono ulteriori sviluppi sulla delicata vicenda. Nessun commento è arrivato al momento da parte del tecnico della Nazionale, Antonio Conte, e da parte degli altri giocatori e tecnici coinvolti.