Nel primo trimestre di quest’anno le esportazioni delle piccole e medie imprese (pmi) italiane sono state pari a 25,8 miliardi di euro, con un incremento del 4,1 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerso dall’ultimo rapporto di Confartigianato.
Da segnalare i prodotti alimentari (+5,9 per cento) mentre crolla il mercato della Russia con un calo delle esportazioni del 34,6 per cento.
Nel periodo compreso tra il mese di marzo del 2014 e di marzo 2015, i prodotti esportati dalle piccole e medie imprese sono risultati complessivamente pari a 102,4 miliardi, con un incremento del 6,2 per cento del Prodotto interno lordo. Il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, ha sottolineato che ‘con questi numeri le piccole imprese si confermano ambasciatrici dell’alta qualità made in Italy e componente fondamentale dell’economia italiana. Il sistema economico e produttivo italiano, ricco anche di micro e piccole imprese, è un modello adatto allo sviluppo che va sostenuto e accompagnato’.
Molto bene, come anticipato, prodotti alimentari in crescita del 5,9 per cento, a cui si aggiunge il comparto dei mobili (+5,6 per cento) e dei prodotti in metallo (+4,3 per cento).
Per quanto riguarda le singole regioni, nel primo trimestre del 2015, davanti a tutti il Veneto con una crescita del 7 per cento, seguito dal Piemonte con un incremento del 6,7 per cento e dall’Emilia Romagna in rialzo del 5,2 per cento. A seguire la Toscana (+2,1 per cento) e la Lombardia (+0,3 per cento).
Con riferimento alle province, molto bene Napoli con un incremento delle esportazioni del 14,1 per cento, seguita da Belluno con una crescita del 13,2 per cento, da Treviso (+11,8 per cento), Alessandria (11,6 per cento), Pordenone (10,4 per cento), Salerno (8,6 per cento), Vicenza (8,2 per cento) e Modena (7,1 per cento).
Cresce la richiesta di prodotti italiani soprattutto in Corea del Sud, dove l’export è cresciuto del 24,4 per cento, seguita dalla Cina (+19,7 per cento) e degli Stati Uniti (+18,3 per cento).