Il 15 giugno 1215 il mondo cambiò. Almeno nel diritto. 800 anni fa veniva infatti redatta la Magna Charta Libertatum. L’Inghilterra commemora l’evento a Runnywede.
Otto secoli dopo l’Inghilterra ha deciso di festeggiare l’evento, con una celebrazione sulla spianata di Runnywede, un’area prativa lungo il Tamigi nella contea di Surrey vicino Windsor, con la partecipazione della Regina Elisabetta.
Un evento importante che segnò un passaggio epocale nella storia del diritto mondiale: il 12 giugno 1215, in risposta alla rivolta dei baroni contro le tasse, il re Giovanni Senzaterra fu costretto a ridurre la propria influenza nella vita civile.
La Magna Charta Libertatum fu il primo documento in cui si dichiaravano i diritti di tutti gli uomini liberi nei confronti del sovrano d’Inghilterra. Tra le libertà garantite a sudditi e feudatari, il re riconobbe anche il diritto dell’habeas corpus, secondo il quale un suddito libero non poteva essere imprigionato senza un regolare processo.
Il testo firmato da Giovanni Senza Terra, fra l’altro fratello del famoso re Riccardo Cuor di Leone, emetteva in realtà diritti e libertà per l’alto clero, i nobili (conti e baroni), i funzionari di stato e i sudditi.
Venivano esclusi dal testo legislativo i servi, che all’epoca equivalevano alla maggior parte degli abitanti inglesi: essi erano sì sudditi, ma vincolati alla dipendenza di nobili e clero e perciò non liberi.
Per questo motivo, dunque, la Magna Charta viene considerata la prima carta che sancisce diritti, ma non certo i principi di eguaglianza e giustizia (per le quali si sarebbe dovuto attendere qualche altro secolo).
Per festeggiare l’importante ricorrenza, anche Google è sceso in campo: sulla homepage del motore di ricerca è disponibile un doodle animato proprio per il compleanno della Magna Charta. Un documento che ha fatto la storia nel diritto europeo e mondiale.