Stamattina presso la Camera dei Deputati si è tenuto l’importante convegno “L’acqua è un diritto umano”, in occasione del 4° anniversario dei referendum dell’acqua del 12 e 13 giugno ’11.
All’evento ha presenziato anche la presidente Laura Boldrini, oltre ad altre varie personalità del mondo politico, religioso e dell’attivismo nazionale e internazionale. Questi i nomi di coloro che sono intervenuti.
Paolo Carsetti (Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua)
Padre Alex Zanotelli (Missionario Comboniano)
Emanuele Lobina (ricercatore di PSIRU – Public Service International Research Unit)
Anna Mazzone (utente che ha subito il distacco del servizio idrico)
Bengasi Battisti (Sindaco di Corchiano – VT e Associazione Comuni Virtuosi)
Léo Heller (Special Rapporteur on the human right to safe drinking water and sanitation – UN)
Valeria Termini (Componente del Collegio dell’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico)
Ermete Realacci (Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei deputati)
È stata ovviamente l’occasione per parlare e riflettere del problema idrico, a ormai 4 anni dai referendum sull’acqua e sui servizi pubblici locali del 2011, che registrano una straordinaria partecipazione popolare (oltre il 95% di sì di e circa 27 milioni di persone) in nome del no alla privatizzazione dei servizi idrici e del riconoscimento dell’acqua come bene comune.
Ed è stato anche un importante momento di approfondimento sull’affermazione del diritto all’accesso all’acqua nel mondo e in Italia, anche rispetto all’esito referendario.
Dopo i saluti della presidente Boldrini, i diversi relatori hanno offerto i loro contributi fornendo un quadro a livello europeo e globale rispetto alla questione dell’accesso all’acqua e ai servizi igienico sanitari, oltre al consolidarsi di processi di rimunicipalizzazione della gestione del servizio idrico.
Si è avuto modo di parlare anche dello stato di attuazione o meno dell’esito referendario, all’indomani di alcuni provvedimenti che rischiano di mettere definitivamente in discussione la volontà popolare espressa con il voto del 2011.
Tali provvedimenti, come sottolineato dalle tante associazioni di consumatori e dai comitati Acqua Pubblica in giro per l’Italia, si trovano in contraddizione con i principi contenuti nella proposta di legge “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”, ovvero il testo aggiornato della legge di iniziativa popolare presentato nel 2007, la cui discussione è appena stata avviata in Commissione Ambiente della Camera.