Sono stati notificati oggi 5 nuovi avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro sulla recente nuova inchiesta sul calcioscommesse.
Nuove indagini in merito alla gara Savona-Teramo di Lega Pro che ha consentito proprio agli abruzzesi di ottenere la tanto ambita promozione in serie B.
Tra i 5 nuovi indagati troviamo il collaboratore tecnico del Parma ed ex direttore sportivo della Ternana, Giuliano Pesce, 50 anni, il presidente del Teramo, Luciano Campitelli, 59 anni, il ds del Teramo, Marcello Di Giuseppe (47 anni), quello del Savona, Marco Barghigiani (52 anni) ed il calciatore del San Paolo Padova, Davide Matteini (33 anni).
Il prezzo pagato sarebbe stato di trentamila euro per combinare la gara Savona-Teramo del 2 maggio scorso, vinta dagli abruzzesi e che ha permesso di ottenere la promozione in serie B dalla Lega Pro girone B con una giornata di anticipo.
È quanto emerso dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Catanzaro e dal Sco di Roma che proprio oggi hanno portato a una serie di perquisizioni ed alla notifica di 5 nuovi avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta della Dda denominata “Dirty soccer”. Il presidente del Teramo, Luciano Campitelli, indagato nell’inchiesta sul Calcioscommesse per la gara Savona-Teramo di Lega Pro, ha dichiarato comunque di essere sereno: “Sono più che tranquillo. Sono sereno. La verità dovrà per forza venire a galla. Continuo a lavorare per allestire la squadra per la B: solo questo mi interessa al momento”.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la dirigenza del Teramo avrebbe dato incarico al direttore sportivo del teamo L’Aquila, Ercole Di Nicola, di aggiustare il risultato del match in favore della squadra abruzzese. Il presidente del Teramo ed il direttore sportivo avrebbero poi versato i 30 mila euro. Nelle prossime ore si attendono ulteriori rivelazioni.